STRAROATA E 5 PILONI GIOVANILE

Grande partecipazione sia di concorrenti che di pubblico sabato 19 agosto a Roata Chiusani per la “StraRoata 2017”. La manifestazione è stata aperta dalle corse dei bambini alle ore 17.00 e ha poi visto la novità del ritorno della famosa “5 Piloni” come gara competitiva per le categorie giovanili (ragazze, ragazzi, cadette e cadetti).

A seguire poi grande successo per la StraRoata, corsa non competitiva di 5km circa con oltre 200 partecipanti.
Grazie alla numerosa partecipazione dei suoi atleti il Roata Chiusani ha prevalso sia nella classifica a punteggio per le gare competitive giovanili, che nella classifica riservata alle squadre più numerose dove si assegnavano i trofei “Memorial Giovanni Cavallo” fondatore e primo Presidente del Roata Chiusani.

In quanto società organizzatrice, l’Atletica Roata Chiusani ha rinunciato al premio.
Le società premiate a punteggio sono state Pod. Buschese, Atl. Sprint Morozzo e Pod Caragliese. Per quanto riguarda la classifica per società più numerose comprensiva di tutte le gare sono state Pod. Caragliese, Pod. Buschese e U.S. Sanfront.
Le gare competitive per le categorie giovanili erano a livello regionale e valevoli come 6^ prova di campionato provinciale individuale e di società di corsa su strada.

Per la categoria Ragazze (1000 metri) si impone Melissa Dalmasso (Pod. Buschese), davanti ad Arianna Settembrini e Anna Roccia (Atl.Sprint Morozzo). Al maschile vince di misura Gabriele Rigaudo (Roata Chiusani) su Gianluca Allasia(Pomaretto ’80), terzo posto per Davide Galliano(Roata Chiusani).

Ben classificati Vincenzo Matarazzo (6°) Alberto Rigaudo (7°) Gabriele Migliaccio (8°) Andrea Brugiafreddo (9°) Stefano Massa (10°) Benvindo Maddaloni (12°) . Quarto posto per Sara Pepino.

Nella categoria cadette (1500m) vittoria di Michela Bima (Pod.Buschese) 2° Martina Pesce (Atl. Morozzo) 3° Giorgia Migliaccio davanti alle compagne di squadra Adele Falcone e Giuliana Giraudo.

Nella Categoria Cadetti (2000m) podio tutto roatese con Filiberto Casella, Alessandro Massa e Marco Tomatis.

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